Eike Schmidt: Veronafiere e Le Donne del Marmo premiano il direttore degli Uffizi

Trasferta a Firenze per Veronafiere e l’Associazione “Le Donne del Marmo” che, giovedì 12 ottobre, hanno incontrato il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt. Lo storico dell’arte tedesco, primo straniero alla guida del museo fiorentino, ha ricevuto il Premio Donna del Marmo 2023.

Il Premio Donne del Marmo 2023

Si tratta di un riconoscimento creato nel 2006 dall’Associazione “Le Donne del Marmo”, in collaborazione con Marmomac, manifestazione sulla pietra naturale organizzata da Veronafiere: viene attribuito ogni anno alle personalità che, attraverso la propria arte, professionalità o dedizione, abbiano contribuito alla diffusione dell’utilizzo del marmo.

Eike Schmidt, infatti, è uno dei massimi esperti e conoscitori della scultura europea del Rinascimento e del Barocco, con oltre 200 pubblicazioni scientifiche all’attivo.

Il premio, una preziosa formella in marmo realizzata dal maestro Frans Ferzini, è stato consegnato a Schmidt dal presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, insieme alla presidente de “Le Donne del Marmo”, Sara Vannucci.

Da sinistra, Federico Bricolo, presidente di Veronafiere, ed Eike Schmidt, direttore della Galleria degli Uffizi

«Con questo premio – ha commentato il presidente Bricolo – vogliamo dare un riconoscimento alla competenza e alla passione con cui il direttore Schmidt lavora per preservare e raccontare tante opere d’arte che sono importanti testimonianze della grandezza del marmo. Un impegno che, pur con modalità diverse, anche Veronafiere porta avanti attraverso Marmomac, promuovendo la bellezza e la versatilità della pietra naturale, da sempre fonte di ispirazione per artisti, scultori e architetti».

L’iniziativa rientra tra le attività con cui Veronafiere continua a investire nella contaminazione positiva tra cultura e impresa. Tra queste proprio la partnership con gli Uffizi inaugurata quest’anno a Vinitaly, dove le opere il ‘Bacco’ di Caravaggio e il ‘Bacco Fanciullo’ di Guido Reni, in prestito dal museo, sono state esposte al pubblico per la prima volta in un salone fieristico.