125 anni e non sentirli: la passione equestre di Fieracavalli torna a Veronafiere dal 9 al 12 novembre
La manifestazione quest’anno conta 700 aziende provenienti da 25 paesi, 35 associazioni allevatoriali, con 12 i padiglioni occupati per oltre 128mila metri quadrati espositivi netti. Ma i protagonisti assoluti restano loro: i 2.500 cavalli di 60 razze in mostra nelle quattro giornate. Ad animare la rassegna più di 200 iniziative, tra spettacoli serali, con il djset di Bob Sinclar, convegni, concorsi e gare sportive, tra cui l’unica tappa italiana della Longines FEI Jumping World Cup™.
Fieracavalli riveste un ruolo guida per tutta la community equestre nazionale: un primato sottolineato dalle visite istituzionali in fiera di quattro ministri: Agricoltura, Turismo, Sport e Disabilità. La rassegna di Veronafiere, infatti, rappresenta un settore che in Italia vale quasi 3 miliardi di euro, occupa 35mila persone, con 380mila cavalli registrati nel Paese, 140mila allevamenti impegnati nella valorizzazione delle 32 razze equine italiane e più di 1.400 agriturismi che offrono attività di equitazione.
«Fieracavalli è la dimostrazione di quando il sistema-Italia fa veramente squadra – commenta Federico Bricolo, presidente di Veronafiere –. Il merito del successo di questa manifestazione è giusto condividerlo con chi ci aiuta tutto il resto dell’anno nell’organizzazione, a partire dal ministero dell’Agricoltura e dalle associazioni di categoria, dal nostro territorio che lavora anche a disposizione della fiera, alla Federazione italiana sport equestri e a ICE-Agenzia, fondamentale veicolo di promozione per il nostro made in Italy equestre. Se questo salone è diventato il punto di riferimento mondiale per la filiera del cavallo è proprio perché è frutto del lavoro di tutti».
Parlare di mondo equestre, significa anche riferirsi ad un settore che genera affari: il pubblico specializzato e i ricercatori di tendenze italiani e stranieri possono trovare a Fieracavalli un ventaglio di proposte per tutte le esigenze, tra accessori e articoli per l’equitazione, abbigliamento, attrezzature tecniche, alimenti per cavalli, farmaceutica, veterinaria e complementi per maneggi e scuderie.
«Dobbiamo sempre ricordare che Fieracavalli nasce nel 1898 proprio come un mercato equestre di livello europeo – spiega Maurizio Danese, amministratore delegato di Veronafiere –. E oggi il salone rappresenta una delle più grandi vetrine internazionali per il trade business del settore, con ampi spazi dedicati alle aree commerciali dove espongono i migliori brand internazionali. Abbiamo invitato 25 delegazioni di buyer esteri, selezionati insieme a ICE-Agenzia, dai mercati target di Brasile, Canada, Cile, Cina, Ungheria, India, Indonesia, Messico, Oman, Paraguay, Perù, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Uruguay».
Il merito del successo del format di Fieracavalli sta anche nella sua capacità di evolvere con i tempi e innovarsi, offrendo sempre il contesto migliore per espositori e pubblico. La grande sfida dell’edizione 2023 è stata rivisitare il layout del quartiere, con gli spazi dedicati alla movimentazione dei cavalli perfettamente integrati con quelli per i visitatori, grazie alla nascita dell’Horse Safety Loop: percorsi transennati riservati gli animali, in modo da garantire l’animal well-being e permettere a tutti di conoscere da vicino e in sicurezza i cavalli.
Per questa 125ª Fieracavalli, infine, Veronafiere ha deciso di alzare l’asticella anche nel campo del sociale: oltre a più di 20 associazioni del terzo settore coinvolte direttamente nella manifestazione e al sostegno diretto al progetto di ippoterapia “Riding The Blue”, le tre serate del Gala d’Oro Arté sono state intitolate ad altrettanti spunti di sensibilizzazione. Si va dal tema della violenza sulle donne, all’inclusione lavorativa delle persone affette dalla sindrome di Down, fino all’iniziativa Ri.Abilitiamoci dell’associazione Progetto Islander Onlus, dedicata ai bambini oncologici.