55° Vinitaly, edizione a tutto business con 4.000 aziende da 30 nazioni

Piattaforma di promozione internazionale per il settore vitivinicolo che rappresenta la prima voce attiva della bilancia commerciale dell’Italia, con una filiera da 530mila imprese, 870mila addetti e 31,3 miliardi di euro di fatturato: Vinitaly torna a Veronafiere (2-5 aprile), ribadendo la propria funzione di guida per il comparto-vino nazionale e non solo.

Un salone a tutto business, dove sono protagoniste per quattro giornate oltre 4.000 aziende espositrici da più di 30 nazioni, con 17 padiglioni occupati per 100mila metri quadrati netti. La Fiera di Verona diventa così piazza di incontro del meglio dell’offerta enologica con la domanda di operatori professionali da tutto il mondo: più di 25mila soltanto quelli attesi dall’estero, da 130 nazioni.

Come ogni anno, in contemporanea a Vinitaly si tengono Sol&Agrifood, rassegna dell’agroalimentare di qualità, ed Enolitech, salone internazionale delle tecnologie per la produzione di vino, olio e birra, che portano a 4.400 gli espositori totali presenti nel quartiere fieristico.

Intanto, l’edizione numero 55 di Vinitaly registra fsubito un primato: quello dei 1.000 top buyer da 68 nazioni in arrivo Verona: un contingente di super-acquirenti selezionati, invitati e ospitati in collaborazione con ICE Agenzia, cresciuto del 43% rispetto all’anno precedente.

Ed è record anche per i 11mila appuntamenti b2b già fissati prima dell’inizio della rassegna grazie al sistema di matching online di Vinitaly Plus e Taste and Buy. Tra le rotte di destinazione del vino italiano che convergono a Verona emergono, oltre ai mercati consolidati di Stati Uniti e Canada (in tutto oltre 200 top client della domanda), i 17 paesi dell’Asia, guidati da Cina (130 top buyer), Giappone, Corea del Sud ma anche Hong Kong e Singapore, i 12 dal Centro e Sud America, con Brasile e Argentina in testa, 9 stati africani e una mappa europea a quota 26.

Vinitaly si conferma così uno strumento strategico a servizio del made in Italy, facendo di Verona la capitale del sistema-vino tricolore. Un ruolo ribadito dall’importante pattuglia istituzionale attesa in fiera: a partire dal premier italiano Giorgia Meloni, accompagnato dal presidente della Camera dei Deputati e da nove ministri della Repubblica. Un’investitura in piena regola da parte del Governo che riconosce Vinitaly come aggregatore di tutti i soggetti coinvolti nella valorizzazione del vino italiano sui mercati esteri, emergenti e maturi.

Federico Bricolo, presidente di Veronafiere, con il premier italiano, Giorgia Meloni

«Abbiamo registrato un forte e positivo segnale di unità di intenti tra Veronafiere-Vinitaly e tutto il sistema istituzionale impegnato nell’internazionalizzazione del made in Italy – ha detto oggi all’inaugurazione Federico Bricolo, presidente di Veronafiere –. La presenza così numerosa e qualificata del Governo è un segnale di grande attenzione di cui siamo grati, anche a nome di tutte le nostre aziende espositrici.  L’obiettivo ora è costruire insieme una piattaforma promozionale permanente e coordinata, in grado di attrarre da un lato gli investimenti sul prodotto italiano e dall’altro l’incoming sull’Italia, i suoi territori vocati e sulla rassegna che meglio la rappresenta: Vinitaly».

Maurizio Danese, amministratore delegato di Veronafiere.

«I numeri della filiera mostrano come il vino nell’arco di un decennio sia diventato saldamente un capitale strategico del prodotto Italia – ha commentato Maurizio Danese, amministratore delegato di Veronafiere –. Per questo ora dobbiamo puntare a intensificare e accelerare una progettualità per rendere Vinitaly un brand ancora più efficace sullo scacchiere della domanda internazionale del nostro vino, con l’obiettivo di incrementare le presenze di operatori professionali dall’estero e il presidio permanente sui mercati globali. La prossima frontiera di radicamento del Gruppo Veronafiere, dopo Brasile e Cina, sono gli Stati Uniti, in Occidente, il Giappone e la Corea del Sud nel Far East».

A Vinitaly 2023 confermate tutte le principali aree tematiche: Vinitaly Bio; International wine hall; Vinitaly Mixology; Micro Mega Wines con focus sulle produzioni di nicchia e a tiratura limitata; Taste and Buy, il matching con operatori selezionati dalla rete fieristica in collaborazione con i consorzi di tutela; e Tasting Express con le più importanti riviste internazionali di settore.

Oltre 80 le degustazioni previste in calendario, a partire dai Grand Tasting di Vinitaly fino al walk around tasting dei Tre Bicchieri 2023 del Gambero Rosso e dell’Orange Wine Festival, oltre al Vinitaly Tasting – The DoctorWine Selection, ideato per i buyer e gli operatori dell’horeca, e ai focus di Young to Young, le tre sessioni di degustazione con dieci giovani produttori.

Guarda tutti i servizi di Vinitaly 2023 su Veronafiere Channel.