Fiere, nuovo decreto Covid riapre a buyer stranieri extra-UE

Un altro passo verso la nuova normalità fieristica. Con l’approvazione del decreto legge Covid-19 del 2 febbraio, il Consiglio dei ministri dà il via libera ai buyer internazionali provenienti da paesi con regole vaccinali diverse dall’Europa.

Ora, anche gli operatori immunizzati con un vaccino non riconosciuto dall’Ema (Agenzia europea del farmaco) possono partecipare alle fiere italiane in cui è richiesto il Green pass rafforzato. Basta effettuare come integrazione un test antigenico rapido (validità 48 ore) o molecolare (validità 72 ore).

Il decreto interessa anche gli stranieri in possesso da più di sei mesi di un certificato di guarigione dal Covid-19 o di completamento di un ciclo vaccinale autorizzato come equivalente in Italia.

Sono inoltre ricompresi dalla norma tutti gli altri servizi collegati all’incoming di espositori e visitatori: con il tampone, infatti, si può accedere anche ad alberghi e ristoranti.

Per il sistema fieristico italiano si tratta di notizie incoraggianti, dopo il posticipo degli eventi internazionali del primo bimestre proprio a causa delle restrizioni che limitavano i viaggiatori in arrivo da paesi extra-UE.

Il provvedimento del Governo si inserisce nel quadro di un miglioramento generale della situazione pandemica europea, come ha confermato Hans Kluge, direttore dell’Oms Europa, parlando dell’arrivo di un “lungo periodo di tranquillità” grazie agli alti tassi di vaccinazione, alla minore pericolosità della variante Omicron e alla fine della stagione invernale.

«Questa svolta – commenta Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – ci consente di guardare con più ottimismo alle prossime manifestazioni nel nostro calendario, Fieragricola e Vinitaly, confermate rispettivamente dal 2 al 5 marzo e dal 10 al 13 aprile.  Possiamo così riaprire le porte alle migliaia di buyer e operatori professionali esteri che ogni anno scelgono le filiere del made in Italy rappresentate da Veronafiere. Al contempo, salvaguardiamo il business delle nostre aziende espositrici. Con questi obiettivi, Veronafiere, in collaborazione con Ice-Agenzia, ha messo in campo investimenti promozionali e di incoming importanti su quei mercati finora preclusi come Cina, Russia, Corea del Sud, Giappone e Medio Oriente».