Verona Agrifood Innovation Hub: in fiera il nuovo polo per lo sviluppo dell’agroalimentare italiano

Veronafiere diventa sede del nuovo centro dell’agrifoodtech italiano. Il protocollo d’intesa per la creazione del Verona Agrifood Innovation Hub è stato firmato oggi da un’ampia partnership di attori pubblici e privati: Fondazione Cariverona, UniCredit, Comune di Verona, Veronafiere, Confindustria Verona, Università di Verona, Cattolica Assicurazioni e Eatable Adventures che gestirà operativamente la struttura.

L’iniziativa ha l’obiettivo di stimolare la cultura dell’innovazione nel settore agroalimentare, creando un ecosistema imprenditoriale forte e sostenibile. In questo contesto, Verona con la sua fiera si candida a diventare il principale polo per lo sviluppo dell’agrifood in Italia e un imprescindibile luogo di incontro per imprenditori, esperti e ricercatori.

Il Verona Agrifood Innovation Hub va così a completare strategicamente l’attività di FoodSeed, l’acceleratore di startup della Rete Nazionale Acceleratori CDP Venture Capital Sgr, nato a Verona all’inizio di marzo e finanziato con oltre 15 milioni di euro per promuovere la crescita di giovani aziende, specializzate in mercati a elevato potenziale.

L’hub troverà casa negli spazi del Palaexpo di Veronafiere, con la mission di favorire e diffondere la conoscenza delle soluzioni più avanzate del comparto, creando connessioni strategiche tra tutti gli attori che vi operano. L’obiettivo è rilanciare la crescita sostenibile dell’agroalimentare nel rispetto dei principi etici, valorizzando le eccellenze della filiera italiana poste di fronte alle sfide inedite dell’attuale contesto internazionale e della crisi climatica.

Veronafiere rappresenta il contesto ideale per ospitare le attività del Verona Agrifood Innovation Hub, potendo creare connessioni con molte delle rassegne fieristiche di successo che organizza nell’ambito della filiera agroalimentare, come Vinitaly, Fieragricola, Sol&Agrifood, Enolitech e B/Open.

La Fiera di Verona, inoltre, supporta da sempre l’innovazione delle imprese e proprio a febbraio di quest’anno ha lanciato Fieragricola TECH: nuovo focus fieristico dedicato alla rivoluzione tecnologica in atto nel settore primario.

«Quello di oggi è un importante risultato per l’ecosistema di Verona, per lo sviluppo del venture capital e per il suo ruolo di abilitatore nell’innovazione tecnologica delle filiere produttive – ha commentato il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, nel messaggio inviato in occasione della presentazione del progetto –. Le startup sono uno dei principali veicoli per i processi di trasformazione e di modernizzazione di un’economia matura come quella italiana».

Il Verona Agrifood Innovation Hub punta a promuovere l’imprenditorialità nel settore agroalimentare, creando occupazione di qualità e innescando percorsi di crescita sostenibili e duraturi. Lo sviluppo, che verrà catalizzato dalla struttura, avrà ricadute positive su tutto il sistema, sia a livello locale che nazionale, e contribuirà a migliorare la competitività dell’industria italiana. In questo contesto, Verona giocherà un ruolo da protagonista: diventerà infatti il perno di una rete di relazioni che coinvolgerà partner strategici e i principali attori globali.

Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia e delle Finanze

Secondo il ministro Giorgetti, «la forza del settore agroalimentare è un fattore di orgoglio, ma serve sempre fare un passo in avanti, e qui entra in gioco l’effetto propulsivo che le nuove imprese possono apportare: Verona, una delle principali aree industriali d’Europa, può diventare un modello da replicare, grazie a un ecosistema pronto ad accogliere le opportunità che costruiremo».

Per raggiungere gli obiettivi, il Verona Agrifood Innovation Hub si muoverà seguendo quattro linee di azione. Verrà innanzitutto promosso un ecosistema in grado di riunire e far lavorare assieme imprese, PMI, centri di ricerca, atenei e cittadini con interessi comuni legati al cibo. Attraverso la pubblicazione di report periodici, saranno poi diffuse informazioni rilevanti sul mercato agrifood per stimolare la nascita di nuove startup e favorire l’adozione delle tecnologie.

Verranno inoltre promossi eventi di networking e attività di collaborazione, che coinvolgeranno tutti gli stakeholder, per trovare soluzioni originali alle principali sfide del settore. Saranno infine lanciati progetti formativi volti a incoraggiare l’imprenditorialità tech, soprattutto tra le nuove generazioni. Un’ampia proposta di attività, quindi, alla quale le startup potranno accedere gratuitamente.

I dati confermano che l’Italia è ormai pronta a trainare lo sviluppo tecnologico del comparto, anche su scala globale. Nel 2022 il mercato delle colture 4.0 valeva circa 2,1 miliardi di euro, con una crescita del 31% sul 2021 (Osservatorio Smart AgriFood).

Anche gli investimenti che mirano ad accelerare la transizione tecnologica sono consistenti: secondo il Venture Capital Monitor della Liuc Business School, le operazioni chiuse da fondi venture capital nell’ambito dell’agrifoodtech hanno sfiorato i 270 milioni di euro nel biennio 2020-2021, mentre l’anno scorso il settore si è posizionato tra i primi per quantità di risorse investite.

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