Veronafiere con Gessica Notaro per l’eliminazione della violenza sulle donne

Veronafiere  è in prima fila per l’eliminazione della violenza sulle donne. JOB&Orienta 2023, il salone nazionale dedicato a orientamento, scuola, formazione e lavoro (22-25 novembre), ha ospitato Gessica Notaro, attivista che da anni sensibilizza sul tema della violenza di genere.

La manifestazione, che nel 2022 ha coinvolto 45mila persone, tra studenti, giovani docenti e genitori, rappresenta un terreno ideale per coltivare e diffondere una cultura di rispetto, uguaglianza e pari opportunità: argomenti che devono essere affrontati in ambito familiare e scolastico e poi essere messi in pratica nell’ambito lavorativo e nella vita di tutti giorni.

Gessica Notaro con il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo (da sinistra), la vicesindaca di Verona, Barbara Bissoli e l’assessore all’Istruzione della Regione Veneto, Elena Donazzan

Notaro è intervenuta a JOB&Orienta 2023 promuovendo un dibattito da lei definito “no filter” con i ragazzi in sala, a cui ha chiesto di esprimersi senza timore. «Negli ultimi anni, fortunatamente, si è intensificata l’attenzione sui fenomeni di violenza contro le donne e femminicidi. La vera sfida, ora, è costruire un dialogo con i ragazzi: occorre trovare un modo efficace per coinvolgerli su un tema così difficile e delicato. È nostra responsabilità fare prevenzione e fornire adeguati strumenti che possano porre fine a quella che io definisco una vera e propria “guerra”», ha dichiarato Gessica Notaro.

«Questa edizione di JOB&Orienta ha una responsabilità in più, a pochi giorni dall’ennesimo femminicidio – ha commentato il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo –. In fiera offriamo un’opportunità unica di confronto tra scuola, mondo del lavoro e istituzioni, tutte parti che possono agire concretamente per eliminare la violenza contro le donne e per promuovere politiche concrete nel nostro quotidiano in favore della parità di genere. È fondamentale intercettare i giovani non solo per avviarli a una professione o a un percorso scolastico, ma anche per educarli a una sana affettività e a una cultura del rispetto reciproco».

Durante i quattro giorni di manifestazione, per sensibilizzare su questo tema, i visitatori sono stati invitati  a dipingersi il viso con un segno rosso o a indossare un capo di questo colore. Agli ingressi del quartiere fieristico, inoltre, sono stati distribuiti nastri rossi come segno di solidarietà e in memoria di tutte le vittime di femminicidio, non ultima Giulia Cecchettin che è stata ricordata nel corso della cerimonia di inaugurazione del salone.

All’interno del percorso di visita ‘Educazione, Scuola e Formazione Docenti’, JOB&Orienta ha incluso anche il Coordinamento IRIS per la libertà delle donne, punto di riferimento dei 13 centri, 28 sportelli antiviolenza e delle 7 case rifugio distribuite sul territorio veneto che svolgono un ruolo fondamentale per sostenere le donne vittime di violenza.

Fiocchi rossi a Veronafiere