Tutti in sella per la 124ª Fieracavalli

Con 2.375 cavalli di 60 razze, il mondo equestre torna protagonista dal 3 al 6 novembre, a Verona, con la 124ª edizione di Fieracavalli. Il più antico salone dedicato al cavallo si presenta quest’anno con 12 padiglioni da visitare per un totale di 128mila metri quadrati, 695 aziende espositrici da 25 paesi e 200 eventi in programma, tra competizioni, spettacoli e convegni. “Insieme. Vicini.” è il claim di Fieracavalli 2022 che torna al suo format tradizionale, confermandosi appuntamento imperdibile per appassionati e addetti ai lavori grazie alla capacità di coinvolgere tutti nel modo più̀ trasversale: imprese, esperti, atleti, amanti del turismo “slow” e famiglie. Questo perché Fieracavalli è l’unico evento in grado di valorizzare ogni aspetto della filiera equestre, un comparto che in Italia ha un impatto sul Pil di quasi 3 miliardi di euro, con 35mila lavoratori diretti e oltre 149mila allevamenti.

Federico Bricolo, presidente di Veronafiere.

«Con Fieracavalli sappiamo di avere una grande responsabilità verso il mondo equestre, perché siamo la sua “casa”, apparteniamo a tutti i suoi protagonisti e li rappresentiamo da 124 anni – spiega Federico Bricolo, presidente di Veronafiere –. È questo lo spirito che ci ha guidato nell’ideare e realizzare un’edizione con cui vogliamo dare il nostro contributo concreto alla piena ripresa di un settore che ha un impatto complessivo sul Pil nazionale di oltre 3 miliardi di euro. In questo compito, come ogni anno, potremo contare sul supporto di tante realtà che, insieme a noi, si impegnano per promuovere e far crescere questo comparto come il ministero dell’Agricoltura, ICE-Agenzia, Regione del Veneto, Comune e Provincia di Verona, FEI e FISE per la parte sportiva e le 35 associazioni allevatoriali, gli sponsor e le aziende espositrici presenti in fiera».

Fieracavalli rappresenta una delle più grandi vetrine internazionali per il trade business del comparto, con tre aree commerciali dove espongono i migliori brand. Insieme a ICE-Agenzia, Veronafiere ha lavorato sull’attività di incoming per portare al salone buyer selezionati dai mercati target di Germania, Stati Uniti, Regno Unito, India, Indonesia, Libia, Tailandia, Tunisia, Marocco, Estonia e Lettonia.

Maurizio Danese, amministratore delegato di Veronafiere.

Per Maurizio Danese, amministratore delegato di Veronafiere: «Fieracavalli, oltre a essere una manifestazione di riferimento nel portafoglio diretto di Veronafiere, è considerata un unicum nazionale e internazionale nel settore. Nel 2021, nonostante la presenza di restrizioni per il Covid, abbiamo registrato più di 100mila visitatori. Questo ci ha restituito il dato di un mondo vivo, attivo e che sta crescendo in termini di appassionati e fruitori. L’appuntamento di Verona si conferma così come un momento chiave, in cui la community di horse lover a cui parliamo si riconnette, per incontrare colleghi, fare affari e godere dello spettacolo di dinamismo naturale che solo il cavallo è in grado di regalare. E in questo contesto Fieracavalli agisce come moltiplicatore per il business delle aziende che partecipano, anche grazie al valore del proprio brand. Lo dice la survey Nomisma secondo cui la rassegna è conosciuta dal 43% degli italiani, con circa 3 milioni di persone che dichiarano di averla visitata almeno una volta nella vita».

Nelle quattro giornate di Fieracavalli, l’intero quartiere fieristico si trasforma in una cittadella a misura dei cavalieri e delle amazzoni impegnati in competizioni di altissimo livello. Veronafiere, infatti, continua a investire sulla valorizzazione dell’aspetto sportivo legato al cavallo, consapevole del ruolo fondamentale di questo driver per la promozione e lo sviluppo dell’intero comparto. È così che la fiera diventa il contesto migliore per ospitare i campioni del circuito mondiale di salto ostacoli, riuniti ancora una volta per partecipare a Jumping Verona, l’unica tappa italiana della Longines FEI Jumping World Cup.  Fieracavalli non è soltanto spettacolo, sport e business: la rassegna si impegna per diffondere un approccio etico e rispettoso sia del benessere dell’animale che dell’uomo, approfondendo sempre più le affinità elettive che legano l’uomo al cavallo e i risvolti di questa particolare relazione nel campo del sociale. Per questo la manifestazione sostiene dal 2019 l’iniziativa Riding the Blue che si occupa di terapie assistite con i cavalli rivolte ai bambini affetti da autismo. Una iniziativa sviluppata dall’Azienda ospedaliera di Verona che punta quest’anno a far riconoscere dal Servizio Sanitario Nazionale l’ippoterapia come trattamento del disturbo dello Spettro autistico, attraverso un progetto sperimentale finanziato con una campagna di crowdfunding insieme a FISE e Ernst Young Foundation.

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